Antonio inizia a praticare Yoga nel 1963 a soli sedici anni, prima come autodidatta e poi presso il primo Centro Yoga attivo a Roma, sotto la guida del Maestro Scandurra.
Nel 1969 viene indirizzato alla meditazione tradizionale da Mataji Hiridayānanda, diretta discepola di Swami Sivānanda e direttrice dell’ospedale Oftalmico di Rishikesh.
Un anno più tardi incontra André Van Lysebeth e segue il suo diretto insegnamento per i successivi 15 anni, approfondendo tutte le tecniche di Haṭha e Tantra Yoga.
Nel 1972 traduce dal francese all'italiano tre dei testi del maestro belga (Imparo lo Yoga – Perfeziono lo Yoga - I miei esercizi di Yoga) per la casa editrice Mursia e fonda a Roma l’Integral Yoga Institute.
Nel 1973 prende parte come unico osservatore italiano alla prima assemblea costitutiva dell’U.E.F.N.Y. (Unione Europea delle Federazioni Nazionali di Yoga) svoltasi a Zinal e un anno più tardi promuove la fondazione della prima federazione italiana di Yoga (Federazione Italiana Yoga, F.I.Y.).
Negli anni successivi, in seguito a ripetuti viaggi in India e in Europa, incontra alcuni grandi maestri, tra cui Swami Gitānanda di Pondicherry, nello Āśram del quale effettua un ritiro di un mese; Swami Buha, un saṃnyāsin (monaco errante) maestro di Haṭha Yoga, con il quale vive per due mesi; Paramahaṃsa Swami Satyānanda, fondatore nel 1962 dell’International Yoga Fellowship Movement e della Bihar School of Yoga di Monghyr e autore di più di 80 trattati di Yoga, dal quale riceve il nome di Advaita, ed è iniziato allo studio del Tantra e delle tecniche di meditazione, nel corso di lunghi ritiri in India dedicati all'approfondimento del Kriyā Yoga e del Kuṇḍalinī Yoga.
Nel 1977 viene eletto presidente della suddetta federazione e alla fine dello stesso anno è il fondatore e docente della prima scuola di Yoga per la formazione di insegnanti di Yoga in Italia (I.S.F.I.Y.), con sede a Roma e poi a Milano, Firenze, Catania, Parma e Padova. Come Presidente della F.I.Y. (carica svolta per più di 10 anni, fino al 1987), inaugura una formula tuttora in uso, quella degli incontri residenziali annuali con grandi e importanti Maestri: Swami Satchidānanda di Yogaville (U.S.A), Swami Satyānanda Saraswati di Monghyr (India) e i suoi diretti discepoli Swami Niranjānanda e Mataji Yogamudrānanda; Gérard Blitz, fondatore della Unione Europea Yoga, André Van Lysebeth, etc. Tali incontri ebbero un grande seguito, tanto che a quello svoltosi nel 1981 a Ciocco (Lucca) parteciparono ben 800 persone. In seguito, si ritira dalle attività politiche della F.I.Y. per dedicarsi allo Yoga e approfondire la pratica personale e la didattica dell’insegnamento.
Nel 1986 inizia a collaborare con il Centro Studi Yoga di Roma in qualità di insegnante e incontra Vimala Thakar, ricercatrice del profondo, con la quale intraprende la via del silenzio che lo porta a scoprire e a sviluppare l’osservazione come mezzo fondamentale di ricerca per consentire di superare il condizionamento dell’attività razionale e inibita della mente.
Dal 1988 si dedica principalmente alla formazione di insegnanti di Yoga in collaborazione con varie organizzazioni attive in tutto il territorio nazionale e all'estero e partecipa a diversi seminari di yoga a Beirut, in Libano e a Casablanca, in Marocco indirizzati ad insegnanti di Yoga e allievi avanzati.
Nel 2000 diviene socio onorario, vice presidente e membro del comitato pedagogico della costituenda Federazione Mediterranea Yoga con sede a Catania e partecipa attivamente a convegni, seminari e corsi di formazione in qualità di docente.
Nello stesso anno fonda l’Advaita Yoga Saṅgha, un organo del Centro Studi Yoga di Roma orientato alla formazione, che si propone di operare soprattutto nel campo del confronto e dello scambio fra praticanti di Yoga e in quello della formazione e post-formazione degli insegnanti di Yoga, al fine di individuare una modalità didattica più aderente alla vita di oggi, senza trascurare le direttive tradizionali dell’insegnamento e della ricerca.